L’orologio da polso fu inventato alla fine del XIX secolo da Patek Philippe, ma inizialmente fu considerato un accessorio esclusivamente femminile.
Tra gli uomini era comunemente usato l’orologio da tasca.
All’inizio del XX secolo l’inventore brasiliano Alberto Santos-Dumont, avendo difficoltà a leggere l’ora a bordo dell’aereo di sua fabbricazione, chiese al suo amico Louis Cartier un orologio più pratico. Cartier gli diede un orologio da polso con cinturino in cuoio di cui Dumont non fece più a meno. Quando Cartier divenne popolare a Parigi, iniziò così a vendere questi orologi anche alla clientela maschile.
In epoca di prima guerra mondiale gli ufficiali di tutti gli eserciti constatarono che durante una battaglia era più comodo dare uno sguardo al polso piuttosto che estrarre l’orologio dalla tasca. Il rapido aumento delle perdite di soldati durante il combattimento portò i capi di stato maggiore a decidere di fornire a tutto l’esercito degli orologi da polso comodi, precisi, affidabili con caratteristiche che permettevano la lettura immediata dell’ora, munendoli di lancette più grandi e rendendo gli indici luminescenti per la visione notturna. Di fondamentale importanza fu la produzione su scala industriale di questi orologi, per distribuirli più velocemente e renderli più economici. Ancora oggi gli appassionati del genere militare cercano pezzi particolari prodotti in quegli anni dai diversi marchi d’orologeria. Girard Perregaux produsse un orologio con una grata sul vetro per protezione proprio per uso militare.
Il primo utilizzo dell’elettricità fornita da una batteria in un orologio da polso in sostituzione della molla fu nel modello Seiko Quartz 35SQ Astron; la casa statunitense Hamilton Watch Company copiò l’idea producendo il primo orologio al quarzo prodotto negli Stati Uniti: l’Hamilton Electric 500 è prodotto dalla Hamilton nel 1977 ma sul sito ufficiale Hamilton, vengono riportate trascrizioni errate (che la casa statunitense non si premura di correggere), e la produzione viene erroneamente retrodatata dalla stessa Hamilton.